Aiuta il Villaggio della Gioia ad accogliere famiglie in difficoltà e a costruire insieme un percorso verso l’autonomia.

Il Villaggio della Gioia è un vero e proprio “villaggio” in cui bambini e ragazzi a rischio di allontanamento dalla loro famiglia vengono accolti insieme ai loro genitori e accompagnati lungo un percorso di recupero. Separare un bambino dal suo papà e dalla sua mamma, infatti, è sempre un’esperienza traumatica per tutta la famiglia. Per questo è nato il Villaggio della Gioia di Forlì: un progetto unico, un luogo speciale in cui si crea un “ambiente terapeutico”.

Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio.

Il “Villaggio” nasce da oltre 40 anni di esperienza nell’accoglienza di minori e adulti in difficoltà nelle Case Famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII e dall’intuizione che famiglie che vivono insieme possono essere risposta al bisogno di altre famiglie, garantendo loro non solo un posto dove vivere in momenti di fragilità, ma anche interventi di tipo educativo e, soprattutto, momenti di vita comune.

Al Villaggio tre Case Famiglia in cui vivono mamme e papà con i loro figli naturali e quelli accolti, in collaborazione con i servizi sociali, supportano altre famiglie in difficoltà per costruire insieme un cammino verso un futuro più sereno.

3

Case Famiglia

in cui vivono le famiglie della Comunità Papa Giovanni XXIII con i loro figli naturali e accolti.

3

Mini alloggi

semi indipendenti per nuclei genitore-bambino in difficoltà, vicine alle Case Famiglia.

6

Appartamenti

indipendenti per famiglie in difficoltà.

1

Edificio polivalente

con spazi per tutti per momenti di socializzazione, formazione e gioco.

3

Case Famiglia

in cui vivono le famiglie della Comunità Papa Giovanni XXIII con i loro figli naturali e accolti.

3

Mini alloggi

semi indipendenti per nuclei genitore-bambino in difficoltà, vicine alle Case Famiglia.

6

Appartamenti

indipendenti per famiglie in difficoltà.

1

Edificio polivalente

con spazi per tutti per momenti di socializzazione, formazione e gioco.

Famiglie che accolgono e aiutano

“Siamo Daniele e Annalisa, Daniele ed Elisabetta, Roberto e Miriam, e viviamo con le nostre famiglie al “Villaggio della Gioia” una realtà unica nel panorama italiano in tema di accoglienza e affido familiare.
Abbiamo scelto di aprire le nostre famiglie a chi ha bisogno, condividendo la nostra vita anche con nuclei familiari in difficoltà, instaurando con loro rapporti di fiducia e aiuto, che permettono ai genitori di superare le proprie difficoltà – personali, economiche, relazionali – senza separarsi dai figli.

Tutti i bambini, anche quelli con una famiglia disagiata, hanno il diritto di crescere con i loro genitori: per loro sono la cosa più importante. La nostra esperienza di casa famiglia ci permette di creare un “ambiente terapeutico” efficace, pieno di calore, amore, professionalità e spiritualità. È un percorso lungo e impegnativo, ma è necessario alle famiglie che accogliamo per “guarire le ferite” e per costruire un progetto di vita solido”

Famiglie che accolgono e aiutano

“Siamo Daniele e Annalisa, Daniele ed Elisabetta, Roberto e Miriam, e viviamo con le nostre famiglie al “Villaggio della Gioia” una realtà unica nel panorama italiano in tema di accoglienza e affido familiare.
Abbiamo scelto di aprire le nostre famiglie a chi ha bisogno, condividendo la nostra vita anche con nuclei familiari in difficoltà, instaurando con loro rapporti di fiducia e aiuto, che permettono ai genitori di superare le proprie difficoltà – personali, economiche, relazionali – senza separarsi dai figli.

Tutti i bambini, anche quelli con una famiglia disagiata, hanno il diritto di crescere con i loro genitori: per loro sono la cosa più importante. La nostra esperienza di casa famiglia ci permette di creare un “ambiente terapeutico” efficace, pieno di calore, amore, professionalità e spiritualità. È un percorso lungo e impegnativo, ma è necessario alle famiglie che accogliamo per “guarire le ferite” e per costruire un progetto di vita solido”

Famiglie in difficoltà

Al Villaggio arrivano famiglie che attraversano momenti di grande difficoltà.
Come Federico e Alessandra, che avevano un lungo percorso di tossicodipendenza alle spalle e due figlie con le quali non potevano più vivere da molti anni. I servizi sociali che li seguivano cercavano un luogo protetto in cui, concluso il cammino di recupero, potessero tornare a vivere tutti insieme per avviarsi definitivamente all’autonomia.
Il Villaggio li ha così accolti e avviato un percorso di rinascita. Quella con Alessandra e Federico è stata un’esperienza molto bella, un progetto concluso bene: oggi hanno trovato lavoro e, dopo un periodo passato al “Villaggio” con le figlie, si sono trasferiti in un’abitazione autonoma proseguendo lì il loro cammino.

Famiglie in difficoltà

Al Villaggio arrivano famiglie che attraversano momenti di grande difficoltà.
Come Federico e Alessandra, che avevano un lungo percorso di tossicodipendenza alle spalle e due figlie con le quali non potevano più vivere da molti anni. I servizi sociali che li seguivano cercavano un luogo protetto in cui, concluso il cammino di recupero, potessero tornare a vivere tutti insieme per avviarsi definitivamente all’autonomia.
Il Villaggio li ha così accolti e avviato un percorso di rinascita. Quella con Alessandra e Federico è stata un’esperienza molto bella, un progetto concluso bene: oggi hanno trovato lavoro e, dopo un periodo passato al “Villaggio” con le figlie, si sono trasferiti in un’abitazione autonoma proseguendo lì il loro cammino.

La Storia

Mattone dopo mattone abbiamo costruito un villaggio

Guarda lo spot 2009

Don Oreste Benzi e il Villaggio della Gioia

Il Villaggio fu fortemente voluto da don Oreste, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, che intuì la valenza profetica e terapeutica del progetto e che fino all’ultimo aveva ribadito la necessità che i figli non fossero separati dalla famiglia di appartenenza.

Don Oreste ha seguito passo a passo l’ideazione e lo sviluppo del progetto ma non ha potuto vederne l’avvio concreto con l’inaugurazione delle prime tre case il 26 settembre 2009.

Ogni bambino ha il diritto di vivere con la sua famiglia. Ogni famiglia deve essere aiutata nel momento del bisogno.

Don Oreste Benzi

Don Oreste Benzi e il Villaggio della Gioia

Il Villaggio fu fortemente voluto da don Oreste, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, che intuì la valenza profetica e terapeutica del progetto e che fino all’ultimo aveva ribadito la necessità che i figli non fossero separati dalla famiglia di appartenenza.

Don Oreste ha seguito passo a passo l’ideazione e lo sviluppo del progetto ma non ha potuto vederne l’avvio concreto con l’inaugurazione delle prime tre case il 26 settembre 2009.

Ogni bambino ha il diritto di vivere con la sua famiglia. Ogni famiglia deve essere aiutata nel momento del bisogno.

Don Oreste Benzi